V Mediterranean Experiences Festival

XII International Journalism & Arts Award “Gino Votano”

(Reggio Calabria, 1-8 dicembre 2014)

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Film selezionati

 

 

1. “Nicijel Dete”

 Vuk Ršumovic, SERBIA, 2014

Il figlio di nessuno. La storia di un bambino allevato dai lupi durante la guerra in Bosnia. Una storia delicata che parla di integrazione e solidarietà, anche se troppo spesso sono gli animali, anche i più feroci gli unici a darci una possibilità di vita. Premio del pubblico alla Settimana della Critica del Festival del Cinema di Venezia 2014.

2.”Wind of Change” (Vento di cambiamento)

Julia Dahr, Kenia, Norvegia – 2012 – 40 min. v.o. inglese con sott. italiano

Ritratto di famiglia contadina, con papà, mamma e sette bambini, in Kenya nel mese di marzo, quando in passato cadevano piogge abbondanti. Il capofamiglia Kisilu confida le sue ansie alla videocamera come in un diario quotidiano. Viviamo giorno per giorno l’attesa della pioggia, la faticosa crescita dei germogli nel suo campo di miglio. Uno sguardo intimo e toccante sulla lotta quotidiana contro i cambiamenti climatici. Molto attivo e consapevole del suo ruolo in famiglia e nel villaggio, Kisilu non si arrende e promuove la costruzione di una serra per la comunità.

3.“Villa Touma”

Suha Arraf, Palestina, 2014

Uno sguardo diverso, una visione nuova alla convivenza tra palestinesi e israeliani a Ramallah. Un famiglia borghese, due sorelle, una nipote nata dal rapporto con un resistente palestinese. Storie di ribellione e amore. Presentato alla settimana dell Critica del festival del Cinema di Venezia 2014 e al Festival di Toronto 2014.

4.Chroniques d'une cour de récré (Cronache di un cortile)

di Brahim Fritah Francia/Marocco - 2012 - Video, col., - Durata: 85'

Pierrefitte-sur-Seine, 1980. Brahim, 10 anni, vive con la sua famiglia in stabilimento di produzione di gru compreso suo padre, di origine marocchina, è il custode. Film in tv, il giudice della fabbrica, la scuola, gli amici, è il suo mondo. Un regno apparentemente immutabile come la vecchia gru nutre la sua immaginazione, anche nei suoi sogni di notte. Questo è un periodo ricco di novità per il giovane Brahim. Fece amicizia con Salvador, che gli dice il suo Cile, Pinochet, il padre scomparso. Egli ha anche scoperto la fotografia, la sua nuova passione, grazie ad una vecchia Kodak Instamatic.
Ma in fabbrica, è stato annunciato un sito delocalizzazioni nel sud della Francia. La fabbrica chiude, la famiglia deve trasferirsi altrove. Premio Miglior colonna sonora International Mediterranean Film Festival of Montpellier 2012

5.Por Aqui Tudo Bem

di Pocas Pascoal Angola/Portogallo – 2011 video, col. - 93’ – DVD

v.o. portoghese con sottotitoli in italiano

Alla fine dell’estate del 1980 Maria e Alda, due sorelle di 16 e 17 anni, si rifugiano a Lisbona per fuggire dalla guerra in Angola. Del padre, rapito quattro anni prima, non si sa nulla. Sopravvivendo senza denaro, tra dormitori e incontri casuali, Maria e Alda aspettano, inutilmente, il ritorno della madre dall’Angola. Miglior lungometraggio al Los Angeles Film Festival. TAP Award al Miglior film in lingua portoghese al Festival IndieLisboa

6.BARAKAT! (Basta!)

di Djamila Sahraoui Algeria/Francia, 2006 col. – 90’ – 35 mm, DVD

Versione originale (francese/arabo) con sottotitoli in italiano

In un’Algeria ancora vittima del fanatismo integralista, due donne, Amel e Khadidja, partono alla ricerca del marito della donna più giovane rapito a causa dei suoi coraggiosi articoli. Il loro percorso, denso di pericoli e di scoperte, permetterà alle due amiche di conoscersi più a fondo, di accettare le rispettive differenze generazionali e di sentirsi solidali nella lotta contro ogni discriminazione e violenza. Il finale lancia un chiaro segnale di pace.

7.“La tratta di bambini nello Yemen”

Laura Silvia Battaglia. Italia, 2014

Le mafie internazionali, la zona grigia creata a loro uso e consumo dai Poteri, sono ormai dei condotti in cui scorre di tutto, dagli organi alla tratta delle bianche, dalle scommesse clandestine alle droghe, ai bambini, merce richiestissima la cui materia prima si trova in tutto il mondo, dal Mexico allo Yemen.

8.“ReAction city”

Danilo Emo, Edoardo Lio, Fabio Mollo, Italia, 2014, 45’

Una interessante operazione di documentazione sul degrado dei quartieri di Reggio Calabria in collaborazione con gli studenti l'Università Mediterranea. Disseminazione intorno al cuore di una comunità, che rilegge il rapporto tra cinema, architettura e urbanistica.

9.“La Kasba di Algeri”

Thierry Pardi, Francia, 2014

Un mistero chiamato Algeria, dalla rivolta dei piedi nera all’indipendenza. Al centro di un’economia che stabilisce i prezzi del petrolio, che si presenta chiusa ma come l’Iran ha molto da dare al mondo.

10.“Grease, la nostra avventura infinita”

Centro don Gnocchi, Italia, 2014

Un video straordinario realizzato da attori che hanno abilità diverse. Uno straordinario senso dell’umorismo, che ricalca la caricatura del famosissimo musical di Broadway.

12.“ReAction city”

Danilo Emo, Edoardo Lio, Fabio Mollo, Italia, 2014, 45’

Una interessante operazione di documentazione sul degrado dei quartieri di Reggio Calabria in collaborazione con gli studenti l'Università Mediterranea. Disseminazione intorno al cuore di una comunità, che rilegge il rapporto tra cinema, architettura e urbanistica.

13. "Giganti”

Fabio Mollo, Italia, 2007, 26'

Mollo è un regista del Sud, di Reggio Calabria che ha vinto il Nastro d'argento al festival del cinema di Berlino.  Raccontare la difficoltà di crescere sotto il continuo ricatto della 'ndrangheta che fa del silenzio la sua arma più grande. Il cortometraggio vincitore di Cinemaster, ha come protagonista Pietro, giovane calabrese di 15 anni: nel tentativo di crescere e diventare un uomo, il ragazzo dovrà confrontarsi con la dura realtà in cui vive, scontrandosi con la sua manifestazione più violenta, il silenzio. Diretto da Fabio Mollo, regista di formazione internazionale. Premio Miglior cortometraggio al Torino Film Festival.

14. "Resident of the City"

Adham El Sherif, Egitto, 2011, 15'

Lo spaccato della vita di tutti i giorni al Cairo, visto dalla prospettiva di un cane randagio. Nella città c’è chi può condurre una vita privilegiata e chi lavora duramente tutto il giorno. Tra queste due tipologie, ci sono quelli che conducono una vita miserabile, ma almeno sono liberi. Il film è stato presentato in anteprima mondiale in concorso al Dubai Film Festival ed in prima europea al Festival di Rotterdam nel 2012 nella sezione Spectrum.

15. “Le Pays où l'on n'arrive jamais"

Eleonora Sovrani, Italia

Dal romanzo "Le Pays où l'on n'arrive jamais " di André Dhôtel, pubblicato nel 1955. Un "terrore" frustrante nel fotografare fuori Beirut fin dentro il Museo Archeologico Nazionale. Qui i vasti saloni lasciano spazio a un nuovo respiro. L'assenza di qualsiasi barriera fisica intorno ai testimoni del passato permette un approccio intimo e invita ad esplorare le loro superfici organiche, rivelando lentamente nuove topografie. Allo stesso tempo, il rumore soffocato del traffico suggerisce da fuori la surreale co-presenza di due città, appartenenti ad epoche lontane una dall'altra.