II Mediterranean Experiences Festival

IX International Journalism & Arts Award “Gino Votano”

(Reggio Calabria, 20-22 maggio 2011)

2011

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Comunicati Stampa

Comunicato stampa  - il festival e l'esperienza

Il Mediterranean Experiences Festival nasce da lunghi tour in giro per i festival d'Europa : da Lisbona a Cork, da Gand a Berlino, da Parigi a Vienna, a Barcellona e coniuga i valori mediterranei alla luce di nuove ricerche sensoriali, esperienze tattili, gustative, visive, sonore da condividere per indagare e approfondire nuove strutture formali e nuove visioni estetiche e storiche. Il Festival che si terrŕ a Reggio Calabria, per tre giorni, Il Mediterranean Experiences Festival quest'anno presenta da venerdě 20 a domenica 22 maggio 2011, quasi 60 opere, tra happening, film, documentari, concerti, piece e convegni con autori di 18 paesi, In concorso solo per la sezione cinema, 22 film, Il premio per il miglior documentario cinematografico del Mediterranean Experiences Festival, che l’associazione Teatro del Mediterraneo ha organizzato all’interno del premio “Gino Votano”, comprende anche due importanti sessioni, una sul Mezzogiorno, con il progetto "Fiori e Rispetti dei cuntruvadori calabresi", con documentari sul Sud, compreso un cameo dedicato a Nicola Zitara, meridionalista atipico, ispiratore di "Quaderni calabresi". Dall'altra parte, una sessione su "Il contributo dell'industria italiana all'Unitŕ d'Italia", con immagini inedite delle aziende del triangolo industriale negli anni Trenta e Cinquanta, compresi i loro caroselli e i loro film aziendali, un modo per capire come l'Italia ha creato le premesse del boom, attraverso il lavoro di operai e imprenditori. Una sessione con concerto dedicata al Fado e una documentaristica sull'Africa nera dal Madagascar alla Nigeria, con una sitcom e un documentario appassionante sulle donne di Capo Verde. Da un'altra periferia Librino, assisteremo a una piece di strada e insieme anche l'alone surreale del vero teatro da strada.

Comunicato stampa  - prima giornata

Reggio Calabria – Prima giornata del Mediterranean Experiences Festival al liceo artistico “Mattia Preti”, ospiti della preside Maria Rosaria Rao, con il Forum su “Profumo di Ciclamini”. Tre documentari sulle rivolte in Nord Africa, cominciate nello scorso autunno. Due prodotti dall’ associazione culturale Teatro del mediterraneo, “Profumo di Ciclamini” con le interviste ai massimi intellettuali del Mediterraneo dal 2008 ad oggi, un’inchiesta in cui si rileva la svolta avuta quest’autunno. La giornata si č aperta con un corto di “Seduction & Mediterranean Sounds” applauditissimo del duo Domenico Ammendola al clarinetto e Nadia Romeo al violoncello. L’emozione e la seduzione dei ciclamini, che come dice Tahar Ben Jelloun hanno avuto il potere di essiccare le tirannie. Mostra sulle voci nere dl blues di Massimo Volponi e quella di artigianato meridionale di Michele De Maria, che ha portato il suo laboratorio di restauro da San Giorgio Morgeto. Primo intervento dell’inviato di guerra del Tg1, Marco Clementi, 28 giorni a Bengasi sotto i proiettili e nei locali di narghile a capire lo spirito della rivolta in Libia. Ha portato un suo documentario e poi ha raccontato la rivolta dei ribelli, le case sventrate, il rapporto con il suo stringer , l’interprete che li ha messi in contatto con la popolazione locale, senza correre troppi rischi. Ha raccontato le voci che corrono sul fronte, come la caduta di Sirte, e il frettoloso viaggio nella notte per tornare in un luogo piů sicuro da quello dove si tenevano i combattimenti. Poi, dopo un altro documentario del Teatro del Mediterraneo su “Le veritŕ di Wikileaks”, intervista con Kristinn Hrafnsson, numero due di Wikileaks, ha parlato Mahdi El Nemr, giornalista egiziano, vicepresidente della stampa estera a Roma, giunto in Italia con una borsa di studio per studiare all’Accademia di belle Arti. “Noi speriamo di poter continuare a far vivere questo evento, cui sarebbero disposti molti uffici culturali mediterranei” e poi ha aggiunto, “il Mediterraneo č un bacino di incontri, l’Italia ha un ruolo centrale, l’esperienza politica italiana č un modello per i paesi del Nord Africa, il Sud Italia puň avere un ruolo importantissimo nel momento in cui tornassero a rivivere le relazioni di un tempo tra Nord e Sud del Mediterraneo, sono opportunitŕ di forte sviluppo per il Mezzogiorno d’Italia”. Dalla Tunisia, l’architetto e video maker, Fouad Ben Alě, ha detto “In Tunisia ci sono ben 70 partiti che concorrono alle prossime elezioni, speriamo bene, speriamo che anche la Tunisia un piccolo paese mediterraneo possa valorizzare le sue risorse scientifiche e i suoi esperti” e ha concluso sottolineando, “finalmente ora in Tunisia, almeno si puň parlare, speriamo sempre per il meglio”. E’ seguito l’intervento di Farid Adly, giornalista libico, giunto in Italia come ingegnere 45 anni fa, il primo da radio Popolare a parlare in arabo e di problemi del Mediterraneo. “Gheddafi sarŕ costretto ad andare via, il governo di transizione sta lavorando per avere elezioni entro 6-12 mesi, e finalmente possiamo cancellare tanti luoghi comuni. La Libia non č un paese tribale, questa struttura č stata voluta da Gheddafi dopo che ha cancellato tanti diritti civili in sostituzione di strutture pubbliche. La Libia giŕ nei primi anni del Novecento ha fatto guerra con gli Stati uniti nascente potenza internazionale, la divisione in Cirenaica e Tripolitania č stata voluta dall’Italia, ma cancellata giŕ nel 1961, siamo uno stato che ha il petrolio, ma anche sotto la monarchia ha avuto una classe intellettuale molto vivace, siamo in cammino per riprenderci la nostra democrazia”. E infine, intervento di Beatrice Coletti di Babel Tv, neonata stazione televisiva satellitare sulla piattaforma Sky, che propone temi sul mondo dell’integrazione, “Non potevo perdere questa occasione di un festival del Mediterraneo, l’unico in Calabria, qui oggi c’č mezzo mondo e parlare in questo modo friendly fa bene a tutti”. Per il direttore artistico, Francesco Votano, “il festival č un risultato delle sinergie di una cittŕ, che rivive alla luce del modello Reggio, anche con questo progetto cui hanno partecipato in giuria gli studenti del liceo classico “Campanella” e dell’istituto per Ragionieri “Piria” e soprattutto per lo stage per organizzatori di eventi e video reporter cui hanno partecipato gli studenti del liceo linguistico “Nuova Europa, sempre di Reggio Calabria”. La caporedattrice di Tele Stars ha ribadito, “E’ una grande esperienza, noi che lavoriamo per la Caritas, troviamo qui le culture di tutto il Mediterraneo”.

Comunicato stampa  – seconda giornata
Si chiude domenica il Mediterranean Experiences Festival 2011, on la premiazione all’EO Hotel di Reggio Calabria. La giuria di giovani studenti assegnerŕ i premi : miglior film, lo scorso anno andato all’Egitto al regista Maghed El Madhi e Gran premio della Giuria Giovani. I ragazzi della giuria sono Lucia Iannň, Paola Romeo, Francesco Macrě, Pietro Furfaro, Marco Papandrea e Luca Antico. In corsa per succedere all’Egitto 16 paesi europei. Nella giornata di sabato il Forum su “Fiori e Rispetti dei Cuntruvadori calabresi”, con la proiezione di due documentari sul pensiero di Nicola Zitara e sulla storia della Calabria del Novecento. Un ponte che giornalisti e intellettuali del Nord Africa ritengono fondamentale per lo sviluppo del Mediterraneo. Roberta Yasmine Catalano, “il cuore in Marocco, la mia vita tra Libano, Roma e la Calabria” ha ribadito che “le rivolte nel Nord Africa sono un’occasione per il Mezzogiorno d’Italia, un’occasione da non perdere, per popoli che hanno in comune identitŕ culturale e sociale”. Zitara, giornalista e scrittore, animatore delle riviste “Quaderni del Sud” e “Quaderni Calabresi”, in un’intervista del 2055, ricordava la Repubblica Rossa di Caulonia, ma soprattutto l’irrisolta questione dei contadini, ma anche le assenze dello Stato Postunitariio. In una seconda intervista della serie “La nostra Storia”, Zitara ricorda il fallimento del movimento de I ragazzi di Locri nel momento in cui politici di professione hanno voluto strumentalizzare i giovani. Gli studenti che hanno gestito e animato con interviste, riprese televisive e foto il festival, sono intervenuti su una questione che č tornata di estrema attualitŕ, nel momento in cui Reggio, con il suo modello e il progetto di cittŕ metropolitana, torna a riacquistare la sua dignitŕ e la sua centralitŕ nel Mediterraneo. Due cantastorie Piromalli e Macrě hanno presentato il progetto applauditissimo su Hjuri e Rispetti calabresi del Duecento”, pagine di intensa letteratura che risalgono alla corte di Federico II, pagine cancellate daik libri ufficiali di Storia e Letteratura e recuperati grazie a uno studioso regginod ell’Ottcento e adesso musicati e cantati. Il volgare calabrese si incontra con le musica mezoarabiche e lo zejel, in melodie che aspettano di riprendere a risplendere anche ai nostri giorni. La Catalano ha parlato dei giovani marocchini, “siete fortunati, lě si sta peggio, quando ci sono esami all’Universitŕ, trovate tuti i giardini pubblici pieni zeppi di studenti, perché non hanno spazio in casa per studiare”. E ancora, “ma si sono mossi con i social network non sono stati con le mani in mano e ogni giorno in Marocco chiedono riforme, nel rispetto della monarchia che č una grande istituzione, ma riforme. In Marocco non ci sono stati morti, ma la gente protesta, il movimento scende in piazza e il re che ha gia concesso riforme ne ha promesse altre. La rivolta tunisina ormai si č propagata in tutto il Nord Africa”. E poi sull’esplosione di una bomba a Maraketch, ha sottolineato, “non c’entrano gli studenti, lě ci sono stati morti, ma non č stato il movimento riformista a far esplodere la bomba o la bombola o l’ordigno rudimentale, da noi il movimento č pacifico”. Due realtŕ che si saldano, e in mattinata la proiezione di un documentario sulle donne di Capoverde, dal cuore dell’Africa all’Europa, conservando affetti e tradizioni. Nella sessione pomeridiana, il caso Librino, una piece teatrale di Orazio Condorelli interpretata da Luciano Bruno, la denuncia del malessere della periferia di Catania sommersa dal degrado. Una piece intensa e sofferta, che aveva giŕ interessato il Venerdě di Repubblica. E poi gli ultimi film in concorso con l’inedita partita a scacchi tar Gorkij e Lenin in “L’Altra Rivoluzione”, con immagini in bianco e nero e straorinari corti francesi e inglesi.

Comunicato stampa  – terza giornata
Quattro premi (miglior film, miglior sitcom, miglior attore e Gran Premiod ella Giuria Giovani) per le sessanta opera selezionate in concorso e fuori concorso di tutte le arti con 16 paesi partecipanti, dalla Libia al Libano, dalla Svezia all’Austria. Questo č Il Mediterranean Experiences Festival, “Uno dei quattro festival sul Mediterraneo piů belli di Italia”, ha detto Beatrice Coletti, direttrice di Babel Tv, piattaforma Sky. Un festival che č stato soprattutto un modello di sinergie che in questo festival si č manifestato attraverso l’organizzazione dell’associazione Teatro del Mediterraneo, il liceo artistico della preside Maria Rosaria Rao, che č diventato una sorta di grande laboratorio di ricerca e delle arti, il Liceo Linguistico Nuova Europa con gli studenti che hanno curato tutto dall’ufficio stampa all’accoglienza. Il festival, che ha assegnato i premi internazionali per le Arti “Gino Votano”, ha presentato opere multiculturali spaziando dalle arti visive ai film, al teatro, ai concerti e a due importanti forum. Uno sulle rivolte del Nord Africa “Profumo di ciclamini” con il vicepresidente della stampa estera a Roma, l’egiziano Madhi Elnemr, il giornalista libico Farid Adly, la scrittrice italo marocchina Roberta Yasmine Catalano, l’architetto e video maker tunisino Fouad Ben Alě, la direttrice di Babel Tv e la collaborazione della Caritas. Il punto sulle rivolte nel Nord Africa, con rivelazioni anche sull’attentato di Maraketsch in Marocco, la Catalano ha detto, “non sono stati gli studenti, che sono ancora in piazza a manifestare pacificamente, vogliono la monarchia, ma anche le riforme”. Per Farid Adly, “Gheddafi si sta giocando le sue ultime carte : Cina e Russia, mentre un discorso a parte va fatto per l’altro suo alleato la Grecia. La Russia ha avuto giŕ diversi incontri con il governo transitorio libico e sembra stia abbandonando decisamente Gheddafi, l’ultima vera incognita resta la Cina, ma č troppo poco. Per il colonnello, che non vorrŕ mai arrendersi, restano poche chance ” e ha rivelato, “sappiamo che la sua famiglia č transitata da Gerba, ma senza fermarsi, oggi sono in Polonia”. Per Mahdi Elnemr, “Il profumo di ciclamini che č il titolo di questo forum si sta spandendo dappertutto, per l’Egitto č stato diverso, da noi l’esercito č una icona, non ha sparato e non sparerebbe mai sul popolo, noi crediamo nella fedeltŕ del nostro esercito e crediamo fermamente di arrivare alle elezioni e alla democrazia”. Poi ha sottolineato, “Reggio Calabria e il Mezzogiorno d’Italia sono dentro le rivolte del Mediterraneo e possono essere protagoniste. L’Italia č un modello per i paesi nordafricani e ci unisce tanta simpatica, a Roma, sarebbe bello incontrare tutti i colleghi del Mediterraneo della stampa estera e far vedere parte di questo festival, che potrebbe essere una chiave importante per i contatti culturali, gli scambi e le comunicazioni tra le sponde del Mediterraneo”. Fouad Ben Alě, architetto e videomaker tunisino, ha detto, “ci stiamo preparando alla elezioni, ci sono 70 partiti qualcuno purtroppo legato anche all’estremismo islamico, ma adesso da noi si puň parlare e crediamo nella democrazia e speriamo in nuovi rapporti internazionali del nostro paese soprattutto con l’Italia per promuovere le nostre intelligenze e i nostri esperti”. Il secondo forum é stato incentrato sul Meridionalismo con documentari sulla stroia della Calabria, e le interviste a Nicola Zitara, un meridionalista scomodo, scomparso lo scorso anno.
I quattro premi assegnati, uno alla Tunisia, uno alla Nigeria e due all’Italia. Dopo la vittoria dell’egiziano Magdhi El Madhi, lo scorso anno con “Salaam Viterbo”, quest’anno, lanno dei ciclamini, il premio per il miglior film é andato alla Tunisia, Ha vinto Fouad Ben Alě, con “Il Galeb di Kebili”, la Giuria glielo ha assegnato “per la straordinaria proposta naturalistica di un progetto di altissimo valore culturale e per l’affascinante scenografia delle cittŕ oasi nel deserto sahariano”. Un film che ha in sé tutto il profumo di ciclamini delle rivolte del Nord Africa che stanno ridisegnando la geografia politica del Mediterraneo. Premio per la miglior sitcom alla Nigeria, al regista Ben Oduwole per “JJ cerca casa” , una rivelazione televisiva “per l’humour gentile e profondo di una sitcom che raccoglie con ottimismo e freschezza tutte le tematiche della societŕ multietnica, scritta e girata con uno straordinario senso di leggerezza. Fotografia molto luminosa e dialoghi divertenti”. Premio per il migliore attore all’Italia, con Luciano Bruno, interprete di ”Librino” per la regia di Orazio Condorelli, la giuria gli ha assegnato il premio “per l’intensitŕ, la naturalezza e la visceralitŕ con cui interpreta personaggi di forte timbro drammatico nella schizofrenia delle periferie metropolitane”. Lo spettacolo piů applaudito. E infine il Gran Premio della Giuria Giovani, il premio piů ambito, assegnato dagli studenti del liceo classico Campanella e dell’istituto Piria. Ventidue film in concorso, visionati sul sito web del festival dagli studenti, che hanno assegnato la vittoria a Mimmo Raffa, Italia per un’opera di straordinario interesse sociale, tanto che la Giuria gli ha dato anche dei dieci. Raffa ha vinto con “Giuditta Levato”, premiato “per il profondo senso di Giustizia e per il pathos con cui ha raccontato una storia del Sud. Un corto, un documento, per ricordare, per non farci dimenticare le lotte per la terra. Memorie che bruciano come il colore della pelle dei personaggi, arsa dal sole e dal lavoro nei campi. Ottimo il montaggio, musiche di intensa suggestione evocativa”. Il festival continua con il corso di giornalismo on line per studenti e poi gli stages per studenti ai festival piů importanti come Venezia, Torino e Milano per il cinema e Fossano e Grugliasco per il teatro da strada. Poi il premio per il miglior giornalino scolastico all’interno del Decimo premio giornalistico internazionale “Gino Votano” che assegnerŕ anche il premio per il miglior documentario del Mediterraneo, che sarŕ scelto sempre da una giuria di studenti, tra i filmati, alcunid ei quali giŕ selezionati in questa rassegna.

SELEZIONE UFFICIALE

AUTORI IN CONCORSO


Giacomo Agnetti (Italia)
Ha frequentato il corso di montaggio audiovideo della Scuola di Cinema e Arti Audiovisive di Milano. Nel giugno 2006 ha fondato, insieme a Davide Bazzali, la Magicmindcorporation, una casa di produzione di documentari e animazione in stop-motion. Nello stesso anno ha anche eseguito il montaggio video dello spettacolo teatrale “La nave fantasma” con Bebo Storti. Invece č del 2007 il cortometraggio “Tramondo” con il quale arriva alla nomination ai David di Donatello come miglior cortometraggio. Inoltre, cura la linea grafica dei titoli del documentario di Silvio Soldini, “Un piede in terra l'altro in mare”.

Fouad Ben Ali (Tunisia)
Studia architettura in Italia, collaborando con il Centro culturale tunisino e il Consolato di Napoli. Ha realizzato un documentario interessantissimo slle cittŕ oasi del deserto tunisino.

Raphaël Chevčnement (Francia)
Nato nel 1974 a Parigi, Raphaël Chevčnement compie studi di Lettere e Diritto prima di iscriversi a Scienze Politiche. Fa i suoi primi passi nel cinema lavorando come aiuto regista, specialmente con Bertrand Bonello e Benoît Jacquot. Ha anche prodotto qualche cortometraggio e pubblicato un trattato in collaborazione con Jean Birnbaum intitolato: La faccia visibile dell'uomo in nero (Stock, 2006). Attualmente insegna scrittura di sceneggiatura all'ESEC. Une leçon particuličre č il suo primo cortometraggio.

Henry Darke (Inghilterra)
Nel 2004 la sua prima commedia fu una delle cinque selezionate per essere letta al Royal Court Theatre di Londra, nella sezione dei giovani drammaturghi. Una commedia ambientata su un tetto, “Highfliers”, che affronta il tema del mercato nero in edilizia in Cornovaglia.
L’opera gli č valsa un posto alla London Film School dove si laurea nel 2008, e ha ottenuto una borsa di studio interamente finanziato da Skillset. Con il film, “La trappola Lobster” ha vinto il Festival per le scuole medie di Lodz in Polonia, e qui ha incontrato i produttori che gli hanno assicurato il finanziamento per “Big Mouth”. Il video realizzato nel giugno del 2010, ha debuttato al 54° BFI London Film Festival. ha vinto il premio Delabole Slate premio, ha ricevuto la menzione speciale per i corti, ed ha avuto la nomination tra i dieci finalisti ai BAFTA.
Recentemente ha diretto un dramma “Hooked”, un episodio della serie 'Coming Up', che andrŕ in onda su Channel 4 nel 2011, con protagonista Cathy Tyson, Anita Dobson, e Adeel Akhtar. Sta scrivendo due film, “Time for Heroes” e “Where The Bulls Run”.

Fabrizio Di Giammarino (Italia)
Studia animazione e cinema, ha realizzato diversi documentari sul teatro da strada e lavora in Rai.

Ricky Farina (Italia)
Laureatosi in filosofia, Ricky Farina lavora come assistente alla regia sul set di "Nikebe" (2004, Charlie Owens). Debutta come regista con il cortometraggio "Traum l'illusionista" (2003) a cui seguirŕ "Il Palombaro" (2004). Successivamente dirigerŕ i documentari "Radio Foppa" (2006), "Alda" (2008) e "Vietato Respirare".

Franke Frigo (Italia)
Nato a Modena il 20 settembre del 1982. Nel 2007 con il cortometraggio “Ellie” firma il suo esordio nella regia e vince al Yasuhiro Ozu International Film Festival. Nel 2008 si dedica al progetto “Diesis”, brevi dalla societŕ liquida, tre cortometraggi ispirati da episodi di cronaca nera italiana. Poi a “Solo”, progetto stagionale di cui gira la parte invernale nei primi messi dell'anno, progetto a matrice isolazionista

John Hellberg (Svezia)
Regista, produtore e grafico d’animazione. Nel 2011 é stato direttore della Filmproduction company Randolp Scott, poi Storia alla Stockholm University. Si č laureato alla Stockholm Film Academy in Pratica e Teoria del film e diplomato al Vasalunds gymnasium Nature /technical program,

Luigi Marmo (Italia)
Nasce ad Eboli nel 1979. Dopo gli studi liceali si trasferisce a Perugia dove si laurea in Scienze della Comunicazione nel 2004. Nel 2001 fonda il Laboratorio Cinematografico Gabriele Anastasio, con cui collabora fino al 2004. Nel 2003 cura la prima edizione del BiancoFilmFestival di Perugia, in qualitŕ di direttore artistico. Nel 2003 partecipa al progetto “Autoritratto Italiano, Ipotesi Cinema” di Ermanno Olmi, per RaiTre. Nel 2005 collabora con Cinecittŕ Entertainment in qualitŕ di filmmaker. Nel 2007 crea la Hobos Factory, marchio di produzione audiovisiva e firma la realizzazione di vari documentari e cortometraggi. Attualmente lavora come operatore di ripresa e montatore in una serie di documentari per Rai e Mediaset.

Jorge Silva Melo (Portogallo)
E’ nato a Lisbona, il 7 agosto 1948, Ha frequentato il College of Arts, Universitŕ di Lisbona, dove ha aderito al Gruppo Teatro d'Arte. Nel 1969 partě per il Regno Unito, con un finanziamento della Fondazione Calouste Gulbenkian, dopo aver studiato alla London Film School, č stato a Berlino e Milano, dove studia teatro. Nel 1973 ha fondato il Teatro della cornucopia , con Luis Miguel Cintra e nel 1995 ha fondato la United Artists, una societŕ in cui si dirige e concentra la sua attivitŕ come regista. Č il Co-fondatore della societŕ di produzione 'Grupo Zero'.

Pippo Mezzapesa (Italia)
Nato a Bitonto, in provincia di Bari, il 28 settembre 1980. Dopo aver seguito un laboratorio di sceneggiatura ha realizzato il suo primo cortometraggio, "Lido Azurro", nel 2001. Nel 2003 ha firmato la sceneggiatura di uno degli episodi del film collettivo "A Levante". Il suo secondo corto, "Zinanŕ", ha vinto il David di Donatello nel 2004. Il suo terzo cortometraggio, "Come a Cassano", ha ottenuto la Menzione Speciale ai Nastri d’Argento nel 2006. Nel 2008 "Pinuccio Lovero" documentario di lungometraggio, partecipa alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Nel 2010 firma sceneggiatura e regia del cortometraggio "L'Altra Metŕ" (episodio del film "Per Fiducia 2") che si aggiudica una Nomination al David di Donatello e una Menzione Speciale per la regia ai Nastri d'Argento.

Rupert Murray (Inghilterra)
Č nato a Londra nel 1961. Ha iniziato la sua carriera realizzando documentari per la televisione inglese e cortometraggi. Nel 2005 ha diretto il film “Unknown White Male”, basato sulla storia vera del suo caro amico Doug e della sua esperienza con la perdita della memoria, che ha ottenuto numerose menzioni e premi a livello internazionale. finalista per l'Oscar e nominations per i premi Directors Guild of America Awards, i premi Grierson e il British Independent Film Awards. Nel 2007 ha diretto “Wild Art: Olly and Suzi” per BBC Storyville. Il suo ultimo documentario, “The End of The Line”, sull’effetto dell’overfishing, ha riscosso un successo internazionale.

Ben Oduwole (Nigeria)
Regista, scrittore, sceneggiatore e attore. Come attore ha girato 25 film per cinema e televisione, tra cui "La nuova Squadra", “La vita é una cosa Mevigliosa" e "Rossella". Ha scritto, prodotto e diretto, il film "An African Wedding in Rome", ha scritto e pubblicato una raccolta di racconti africani per bambini e adolescenti, "The Flying Tortoise". E’ diplomato in Fotografia al School of Arts & Design del Barnfield College, di Luton e al London Television production Centre, di Londra.

Mimmo Raffa (Italia)
Regista, attore, doppiatore e giornalista. Nato a Reggio Calabria il 1 gennaio 1943. Diplomato in recitazione teatrale, cinematografica e Tv. Al cinema é stato interprete nei film: "Giganti" di Mollo, "Il trafficone" di Corbucci, "La polizia ha le mani legate" di Ercoli, "Ciao Mama" di Franconi. In tv ha lavorato alle fiction Rai : "La squadra" e "Un posto al sole". Direttore dell'emittente televisiva "Telereggio". Presidente del Blu Sky Cabaret che ha raggiunto quest'anno il suo 35° anno di attivitŕ artistica. Dirige il teatro Loreto l'unico teatro in vernacolo di Reggio Calabria. La sua compagnia, nata oltre 30 anni fa come cabaret, dopo una lunga collaborazione con il Bagaglino di Roma, č passata al teatro in vernacolo e ha trovato 'casa' a Reggio, nella sala parrocchiale della chiesa di Loreto. Premio internazionale “Gino Votano” 2011 per la miglior sceneggiatura.

David O’ Reilly (Irlanda)
Nato nel 1985, in Irlanda. E’ autore di diversi cortometraggi, alcuni dei quali vincitori di importanti premi, al Sundance Festival, a Berlino e all’ultima mostra del cinema di Venezia. David O’Reilly, č il maestro dell’imprevisto, nel senso ampio del termine. La sua ultima opera “The External World” č una somma di episodi imprevedibili ed imprevisti, eventi mischiati tra loro in una strepitosa sequenza di palesi manifestazioni di genio evocativo/visivo/narrativo. La descrizione del mondo esterno stando a David non puň non essere sfrenata, apparentemente illogica, fredda e distante ma all’improvviso umana e emotivamente devastante. O’Reilly compendia l’umanissimo sentimento dello smarrimento di fronte al tutto, frammentando la realtŕ in piccolissime storie di ordinaria sregolatezza.

Jean-Gabriel Périot (Francia)
Si definisce semplicemente regista e si pone a cavallo fra tradizione e innovazione, fra cinema e videoarte, fotografia e sperimentazione in digitale. I lavori del cineasta francese si rivolgono alla riscoperta della Storia. Il lavoro di Périot č basato sul recupero di fotografie del passato, di immagini “saccheggiate” dal web o di repertorio, montate ed editate in modo tale da trasformare l’idea sbiadita di ciň che eravamo in un flusso inarrestabile di vita, di idee, di operositŕ, di illusioni. Con "Nijuman no borei" ("200000 phantoms") ripercorre la storia della cittŕ di Hiroshima dal 1914 al 2006, da una parte per non dimenticare, dall’altra invece per mostrare la nascita, la distruzione e la resurrezione della cittŕ giapponese. In "Eut-elle eté criminelle" ("Fosse stata una criminale") l’artista propone un montaggio di scene di punizioni pubbliche nei confronti di donne francesi, accusate di aver avuto rapporti sessuali con soldati tedeschi. "We are winning don’t forget", é un montaggio di foto di uomini immersi nel proprio lavoro, soli o inseriti nella collettivitŕ, e immagini di violente manifestazioni, sulle note della band Godspeed you! Black Emperor.

Ruben Pest (Paesi Bassi)
Ha 24 anni ed é laureato nel giugno 2008 presso l'Accademia di Arte e Design Sint Joost dove ho studiato design audiovisivo. Puntando sulla regia e sulla sceneggiatura. Ha realizzato diversi documentari e film di finzione, come il documentario 'Screws, machines and happiness' e il corto ''Anna”, che ha ricevuto una nomination al Film festival Leids. Sta lavorando come segretario di edizione e su filmati aziendali con la sua societŕ Retina Film.

Aage Rais-Nordentoft (Danimarca)
Nato nel 1969, in Danimarca, č un famoso e regista e attore televisivo. Ha iniziato la sua carriera di attore nel 1996 con "Anton", in cui interpretava il ruolo del padre di Anton. Recentemente ha diretto il film intitolato "MollyCam".

Christophe Rainer (Austria)
e' nato nel 1985 in Austria. Ha frequentato la Filmschool di Vienna, dipartimento di regia. E' membro del Gruppe Umkherfilm, un'associazione di giovani registi e dal 2005 lavora per la Ruth Mader Filmproduction. Dal 2006 frequenta la Filmacademy di Vienna, dipartimento di Regia.

Asaf Saban (Israele)
Nato nel 1979, in Israele. Vive e lavora a Tel-Aviv. Diplomato presso il Dipartimento di film della scuola di Arti, "Midrasha" del Beit-Berl College. I suoi film sono stati proiettati nei festival cinematografici di tutto il mondo.

Astutillo Smeriglia (Italia)
Astutillo Smeriglia é nato a Pavia nel 1972. Laureatosi in Astronomia a Bologna nel 1998, ha lavorato alcuni anni presso l'Osservatorio Astronomico di Arcetri e ha insegnato Fisica e Matematica a Firenze. Dal 2007 si occupa di animazioni e montaggio. I suoi cortometraggi Qualcosa di mai visto (Something Never Seen Before) e Il giorno del Jujitsu (Jujitsu Day) sono stati selezionati in numerosi festival nazionali e internazionali. Scrive sul blog in coma Ź meglio: incomaemeglio.blogspot.com

Milos Tomic (Serbia)
Nato il 5 febbraio 1976. Artista, fotografo, regista piů volte premiato al Milano Film Festival, dove ha tenuto anche workshop sullo stop motion. Miloš Tomić ha studiato a Belgrado alla scuola di cinema "Kvadrat" gestita da Zoran e Svetlana Popovic. ed era nel cast del programma radio cult "Ritam lepog srca" di Radio B92 Belgrado. Poi ha studiato Animazione presso la Scuola di cinema FAMU di Praga. E’ stato selezionato per il Berlino International Short Film Festival e la Görlitz Regensburg Short Film Week. Nel 2007 ha ricevuto il premio del pubblico al Festival Internazionale del Cortometraggio Kinemastik a Malta e nel 2005 il premio per il suo film " “Tontaube”" al concorso internazionale di cortometraggi "Gesten der Versöhnung" presso il Goethe-Institut. Adesso vive a Praga.

Micha Wald (Belgio)
E’ nato il 26 febbraio 1974 a Bruxelles, in Belgio. Dopo aver studiato Montaggio, nel 2007 ha diretto il suo primo film, "Voleurs de Chevaux" (“Horse Thieves”), nello stesso anno, la Fabbrica dei Progetti, sezione del Festival Internazionale del Film di Roma, ha selezionato il progetto del suo secondo film, intitolato "Simon Konianski", dal nome del protagonista del cortometraggio “Alice et moi”. Nel 2009 ha ultimato “Alice et moi”, presentato nella sezione L'Altro Cinema Extra.

 

 

AUTORI FUORI CONCORSO

Raffaele Brunetti (Italia)
Produttore e regista di documentari. Dal 1987 lavora alla realizzazione di documentari in Italia, in Medio Oriente e nel bacino del Mediterraneo.
Nei primi anni della sua attivitŕ ha lavorato con i network giapponesi NHK ,TBS, NTV, FUJI TV. In seguito ha collaborato con Nationl Geographic, BBC, ARTE, YLE, History Channel ed altri, contribuendo alla realizzazione di oltre cento documentari. Negli ultimi anni ha firmato la regia di documentari di creazione co-prodotti con broadcasters europei ed americani. Ha ricevuto l’ Award for Creative Excellence all’ US Int. Film and Video Festival. Il suo film Mitumba ha vinto il “Globo d’Oro” ed il Napoli Film Festival come miglior documentario ed č stato candidato da Arte a rappresentarla al Prix D’Europe al Japan Prix ed al Sundance festival. Uno dei suoi ultimi film, Che Guevara: il corpo e il mito, ha visto coinvolte undici televisioni nel mondo, per la maggior parte emittenti pubbliche televisive europee ed avuto un grande riscontro sia di pubblico che nei festival internazionali. Il suo ultimo film Hair India č stato selezionato per il festival di Amsterdam nella competizione ufficiale lungometraggi Joris Ivens IDFA 2008.
Č membro della Associazione della Stampa Estera in Italia dal 1993, dell’ European Documentary Network (EDN), dal 2005 č membro del consiglio direttivo dell’Associazione dei documentaristi italiani DOC/IT e dal 2006 č direttore degli Italian Doc Screenings.

Tonia Cartolano (Italia)
Tonia Cartolano, avellinese, 33 anni, giornalista di Sky Tg 24. Si č laureata nel 2004 alla Scuola di Giornalismo della Cattolica dopo aver discusso la tesi, coadiuvata da Monica Maggioni. Poi ha fatto uno stage a RTL 102.5. Poi una serie di stage a Sky, fino all’assunzione a SkyTg24. “Prima o poi nella vita di ognuno passa il famoso treno”, dice Tonia, “l’importante č saperlo riconoscere e avere la forza di salirci su. Per farlo devi avere i muscoli allenati la passione e soprattutto la voglia di salirci. Altrimenti quel treno passa e non sai se ritornerŕ rischiando magari di perdere per sempre l’occasione della tua vita”. Premio giornalistico internazionale “Gino Votano” 2010 con “Innocenza alla sbarra”, Sky Tg 24.

Piergiorgio Curzi (Italia)
Nato a Roma, nel 1975, con “L'orologio fermatempo" č stato finalista al premio Solinas.

Michele De Maria (Italia)
Si avvicina al mondo dell’artigianato attraverso lo studio dell’oreficeria e della ceramica, per poi passare al legno e studiare alla scuola di restauro a Firenze. La sua attivitŕ si divide tra il restauro di mobili antichi e la realizzazione di nuovi, per i quali si ispira ad uno stile neorinascimentale.

Dolly Esindu (Nigeria)
Scrittore e regista, documentarista, ha realizzato documentari sulle belelzze naturalistiche e culturali della Nigeria.

Annamaria Gallone (Italia)
Annamaria Gallone ha vissuto a lungo in Africa, Cina, Iran. Ha pubblicato libri di fiabe della tradizione orale e il romanzo “Ho sposato un bianco” (1997). Collabora a numerose riviste e trasmissioni televisive sui temi del dialogo interculturale. Con la sua societŕ, Kenzi, produce e realizza fiction e soprattutto documentari per il cinema e la televisione. Si occupa della direzione artistica del Festival di Cinema Africano di Milano, di cui č stata uno dei fondatori. Organizza e dirige festival dedicati alle cinematografie del Sud del mondo. Tra i suoi lavori: "Love and Sex in ChinaI", "Vite Rubate" e "Anka Here So" (2007), “Una giornata in paradiso, la forza dell’acqua”, “Pancasan e Donne, nonostante tutto” (2008), “Viaggio intorno alla mia stanza” e “Un futuro sospeso”.

Liborio L'Abbate (Italia)
Ha curato "Cuba Libre", insieme all'Ambasciata Cubana e all’Associazione Italia-Cuba. Una coproduzione italo-cubana, tra Porporato di Torino e Mundo Latino dell'Avana. Recentemente ha curato anche l’edizione del video ”Arte Povera”, Torino, Hopefulmonster, 2000.

Pino Piromalli (Italia)
Cantastorie reggino, si accompagna alla chitarra per raccontare storie che hanno un sapore folkloristico e stesso tempo legato alle abitudini e agli usi della sua terra. Spazia tra gli stornelli e i rispetti d’endecasillabi, di cui si sta occupando, interpretando e musicando una selezione di una raccolta di Canti del popolo reggino.

Adolfo Pizzi (italia)
E’ nato a Zagarolo il 24 giugno 1914. Giovanissimo, si occupa di cinema lavorando presso il laboratorio fotografico della Cines e in seguito partecipa, come assistente operatore, ad alcuni film realizzati durante il periodo di Salň. Nel dopoguerra si dedica soprattutto al documentarismo, firmando un gran numero di cortometraggi, fra cui “Il canto dell’Elba”, “Sul ponte di Bassano”, “Castelli romani”, “Al di lŕ del Piave”, “Napoleone all’Elba”, “Primavera nell’Isonzo”, “Vittorio Veneto”, “Gorizia porta orientale”, “Uomini nelle miniere”, “La leggenda del cielo”, tutti realizzati fra il 1946 e il 1956. Il suo unico lungometraggio a soggetto, girato nel 1954, č “Ritrovarsi all’alba”.

Vincent Verra (Madagascar)
Scrittore e regista. Ha scritto libri e realizzato documentari sulla cultura e la storia del Madagascar.

Francesco Votano (Italia)
Giornalista Rai del Tg 1. Consigliere nazionale dell'Unioen Nazionale Cronisti Italiani. Semiologo, scrittore e drammaturgo. Ha insegnato all'Universitŕ della Calabria "Semiologia delle Arti" e "Didattica delle tecnologie multimediali", ha tenuto seminari nelle Universitŕ di Reggio Calabria e Messina. Ha lavorato ai quotidiani "Corirere della Sera", "La Repubblica" e "Il Tempo". Premio internazionale per la poesia del Consiglio d'Europa per "Notte di Praga" (1980) sulla morte di Jan Palach nella resistenza cecoslovacca. E' stato il primo giornalista delle testata nazionali a raggiungere L'Aquila nella notte del terremoto e al G8 é stato l'unico ad avere e trasmettere al Tg 1 le immagini di Barack Obama che giocava a basket.

 

 

OSPITI ANNUNCIATI
 


Farid Adly (Libia)
Giornalista libico che da anni risiede in Italia. Collabora con diversi giornali tra cui il Corriere della Sera. E' direttore dell’agenzia stampa bilingue Anbamed. Per anni č stata la voce di Radio Shaabi, la pionieristica trasmissione in lingua araba realizzata da Radio Popolare. Ha studiato ingegneria al Politecnico di Milano. Al liceo curava le trasmissioni della radio interna della scuola. In Italia, ha collaborare con i “Quaderni del Medio Oriente”, rivista diretta da Arturo Schwarz e poi ha diretto le rivista “al-Sharara” in italiano e “Attariq” in arabo. Ha collaborato come corrispondente con il settimanale arabo di Beirut, “Al Hourriah”

Roberta Yasmine Catalano (Marocco)
Scrittrice italiana cresciuta in Marocco. Ha pubblicato “Schegge di Memoria", da un editore italiano che vive in Marocco. Il libro che racconta degli italiani in Marocco, raccoglie il frutto di sei anni di ricerche, condotte tra i libri ma anche tra le persone, i ricordi, le testimonianze. Ricostruisce la storia della presenza italiana in Marocco; a partire dai primi accordi del XII secolo tra un’Italia preunitaria e il sultanato marocchino, ne ripercorre le tappe principali osservandola da diversi punti di vista, ora storico, ora letterario, ora attraverso le vicende di vita di donne e uomini figli della grande ondata migratoria giunta in Marocco a inizio Novecento, le cui esistenze si intrecciano inevitabilmente con la storia del luogo che li ha accolti.

Mimmo Candito (Italia)
Nato a Reggio Calabria nel 1941, dal 1999 č responsabile italiano di Reporters Sans frontier. Ha collaborato con “Il Lavoro”, da Genova, scrivendo articoli di cinema e cultura. Nel 1970 č a “La Stampa”, per il quale diventa inviato speciale e commentatore di politica internazionale. Corrispondente di guerra dai principali teatri di conflitto in Medio Oriente, Asia, Africa e Sud America, ha seguito tra l'altro l'Invasione sovietica dell'Afghanistan, l'operazione Enduring Freedom del 2002, i bombardamenti del Kosovo nel 1999, la guerra Iran-Iraq e le due guerre del Golfo, la guerra delle Malvinas. Dal 2001 č direttore della rivista culturale “L'indice dei libri del mese”. Ha collaborato con la Rai conducendo “Prima Pagina” su RadioTre. Č docente di Linguaggio giornalistico presso l'Universitŕ degli Studi di Torino.

Marco Clementi (Italia)
Giornalista del Tg1, č stato inviato durante la crisi libica e per quaranta giorni č rimasto a Bengasi insieme ai ribelli libici. Ha seguito da inviato anche il dramma dei minatori cileni.

Sakhno Navarro (Malta)
Corrispondente dell’Ansa da Malta. Ha seguito lo sviluppo delle crisi nordafricane, dalla Tunisia all’Egitto.

Carlo Parisi (Italia)
Giornalista. Membro nazionale del sindacato giornalisti italiani č anche segretario regionale dei giornalisti calabresi e fa parte del direttivo dell’Inpgi, la cassa di previdenza dei giornalisti italiani. E’ stato redattore de “Il Giornale di Calabria”.

Felice Zaccheo (Italia)
Nato a Roma nel 1975, musicista. Inizia gli studi di chitarra moderna con Francis Koerber e per diversi anni si occupa di folk statunitense, di blues e funky, suonando sia la chitarra acustica che l’elettrica in varie formazioni attive negli Anni Novanta. Dal 2002 studia e suona mandolino e plettri con Sonia Maurer in numerose situazioni che spaziano della musica classica alla canzone romana. Dal 2004 si dedica a tempo pieno all’attivitŕ di musicista, specializzandosi nella musica popolare italiana e ampliando le conoscenze relative agli strumenti etnici e tradizionali italiani. E’ attualmente uno dei pochissimi suonatori italiani di chitarra portoghese, strumento che impiega nei modi tradizionali del fado di Lisbona e di Coimbra.

Nabila Zayati (Tunisia)
Nata a Tunisi nel 1976, č giornalista e corrispondente di Ansamed. Videoreporter e documentarista per televisioni arabe e italiane, consulente Media e comunicazione per i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. E’ membro dell'ordine dei giornalisti italiani ed interprete di arabo e francese.